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Facchinaggio Asl Lanciano Vasto Chieti, nuova organizzazione senza traumi. Per i lavoratori Auriga si cerca una soluzione

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Data di pubblicazione: 2/10/2025

Facchinaggio Asl Lanciano Vasto Chieti, nuova organizzazione senza traumi. Per i lavoratori Auriga si cerca una soluzione

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👷 Tutela dei lavoratori: l’azienda Dussmann sta cercando una soluzione per ricollocare i lavoratori del servizio di facchinaggio, il cui appalto scade a fine anno.

 

🏥 Servizi garantiti: il servizio di facchinaggio negli ospedali prosegue regolarmente con personale interno, senza alcun disagio per i cittadini.

 

📈 Risorse per l’assistenza: le economie ottenute internalizzando il servizio saranno reinvestite per migliorare l’assistenza sanitaria.

 


 

Una doppia possibilità di riconversione, con trattativa in corso, per tutelare i posti di lavoro. Questo l’impegno assunto da Dussmann, che svolge per conto della Asl Lanciano Vasto Chieti i servizi di pulizia e sanificazione, manutenzione aree verdi e facchinaggio, quest’ultimo subappaltato ad Auriga. Per i lavoratori impiegati in tale attività si cerca una soluzione alternativa dopo la rimodulazione del monte ore settimanale in vigore fino al prossimo 31 dicembre, data nella quale cesserà l’appalto esterno. Il facchinaggio è stato ricondotto all’interno degli ospedali utilizzando personale che non può svolgere altre funzioni, senza far più ricorso a operatori esterni.

 

«Al di là delle decisioni che riguardano il personale Auriga – tiene a precisare il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri – nei nostri ospedali il servizio sta andando avanti senza traumi. Non abbiamo registrato nessun caos organizzativo, nessun disastro, nessun prezzo pagato, in termini di disservizio, dai cittadini, e ci mancherebbe altro. Le nostre azioni sono sempre ragionate e calibrate, sappiamo valutare per tempo gli effetti di scelte compiute al fine di ottimizzare le risorse e trovare soluzioni alternative, senza mai incidere negativamente su assistenza e servizi offerti. Abbiamo il preciso dovere di garantire assistenza adeguata a ricoverati e utenti esterni, ma al tempo stesso di utilizzare le risorse correttamente, perché diversamente a pagare sono gli stessi cittadini. Ricondurre al nostro interno servizi che possiamo svolgere con il nostro personale non equivale a tagliare alcunché: le economie che ne derivano vengono reinvestite sull’assistenza, a vantaggio dei nostri utenti. Altre ricostruzioni, che disegnano disastri, sono false e a uso strumentale di parte».

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Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre 2025, 14:45