Percorso clinico-organizzativo per la diagnosi e il trattamento dei disturbi depressivi
Data di pubblicazione: 25/11/2025
🧠 Percorso di cura: la Asl ha adottato il protocollo PCO28 per uniformare diagnosi e trattamento della depressione
👶 Attenzione ai giovani: focus specifico sull’esordio precoce in adolescenza con il coinvolgimento della Neuropsichiatria infantile
🤝 Rete assistenziale: un approccio multidisciplinare per garantire diagnosi tempestive e supporto a pazienti e famiglie
La Asl Lanciano Vasto Chieti nel mese di dicembre 2024 ha adottato il percorso clinico-organizzativo per la diagnosi e il trattamento dei disturbi depressivi (PCO28). Questo percorso, analogamente agli altri vigenti in Azienda e dedicati ad altre patologie croniche, ha lo scopo di uniformare la modalità di presa in carico e trattamento degli utenti affetti da disturbo depressivo da parte degli operatori coinvolti.
Rappresenta uno strumento di governo clinico finalizzato a fornire risposte unitarie e qualitativamente appropriate per una situazione patologica che costituisce un importante problema di sanità pubblica.
I disturbi depressivi, infatti, rappresentano patologie altamente diffuse nella popolazione generale, in grado di indurre una compromissione del funzionamento personale, sociale, lavorativo e della qualità di vita comparabile o superiore, per impatto e diffusione, a quella di malattie somatiche croniche. Inoltre, possono presentarsi con elevata frequenza in comorbidità con disturbi da uso di sostanze e con il disturbo da uso di alcol.
Non esiste una chiara età di insorgenza dei disturbi depressivi, che possono presentarsi in qualsiasi fase della vita. Peculiari sono le forme con esordio in età infantile-adolescenziale (con sintomatologia all’esordio spesso caratterizzata da isolamento, ridotte performance scolastiche, maggiore sintomatologia ansiosa, disturbi comportamentali) o quelle con esordio in tarda età (in questo caso si presentano più frequentemente con sintomi dell’area mnesica-cognitiva, dando vita spesso a forme di “pseudodemenze” depressive).
Si stima, inoltre, che quasi il 40% dei pazienti affetti da Disturbo depressivo maggiore (Ddm) abbia sviluppato un primo episodio durante l’adolescenza, indicando il ruolo fondamentale svolto dai servizi di Neuropsichiatria infantile nella gestione dell’esordio e delle fasi precoci di questa condizione.
La diagnosi e il trattamento precoci riducono sia la sofferenza degli individui che ne sono affetti e dei loro familiari, sia i costi sociali associati: violenze, commissione di reati, separazioni e problemi familiari.
È necessario quindi delineare un percorso condiviso che preveda il coinvolgimento di diverse figure professionali nell’ambito del territorio per garantire la giusta assistenza al paziente e una “rete” di supporto per paziente e familiari (o figure di riferimento) anche per la gestione dei momenti di difficoltà emotiva o situazionale.
Nel PCO28 “Diagnosi e trattamento dei disturbi depressivi” viene descritto proprio questo percorso, delineato dal gruppo di lavoro che ne ha curato la stesura, composto dai professionisti prevalentemente coinvolti nell’assistenza a utenti affetti da tali disturbi (psichiatri, neuropsichiatri infantili, personale infermieristico dedicato all’assistenza nei Centri di salute mentale).
Nello specifico, vengono descritte le modalità operative di accesso e presa in carico da parte dei servizi sanitari nel disturbo depressivo dell’adulto e le modalità di accesso e presa in carico da parte della Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza nel disturbo depressivo del minore.
Il documento ha valenza aziendale per i professionisti coinvolti ed è disponibile sulla rete intranet “Taleteweb“.
Marta Bertoncelli
Delia Racciatti
UOC Qualità, accreditamento e risk management
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Ultimo aggiornamento: 25 Novembre 2025, 20:27