Soccorso in emergenza nell’Alto Vastese, prime risposte alla carenza di medici

🩺 Tre medici passano a un rapporto di lavoro dipendente per coprire i turni del 118 nelle aree interne dell’Alto Vastese.
✅ Il nuovo contratto permette all’Azienda sanitaria di offrire incentivi economici, una leva strategica per garantire la presenza dei professionisti.
🚑 In attesa di nuove assunzioni, il servizio di emergenza è assicurato grazie a infermieri specializzati, protocolli avanzati e il coordinamento con le auto mediche.
Tre medici, che passano dal rapporto di lavoro in convenzione a quello dipendente, offrono la prima sponda alla Asl Lanciano Vasto Chieti per sciogliere il nodo delle ambulanze medicalizzate del 118 nelle aree interne dell’Alto Vastese.
«Abbiamo predisposto gli atti e siamo in attesa dell’autorizzazione della Regione Abruzzo – chiarisce il direttore generale della Asl, Mauro Palmieri – per l’assunzione dei suddetti professionisti, che entrando a far parte degli organici assumono un profilo giuridico ed economico differente. Detto così potrebbe sembrare poco rilevante, invece non lo è affatto. Il passaggio alle dipendenze, infatti, consente l’accesso alle indennità accessorie previste da contratto, che diventa leva strategica per la direzione aziendale al fine di accompagnare con incentivi la copertura dei turni».
Sono state esperite nuove procedure di reclutamento, attraverso bandi sia dell’unità operativa Amministrazione e sviluppo delle risorse umane sia dell’Assistenza sanitaria di base, all’esito dei quali un solo medico si è dichiarato disponibile ad accettare l’incarico in autunno. Al servizio 118 possono prestare servizio medici che, oltre alla formazione universitaria e di specializzazione, abbiano seguito corsi di formazione specifica per il soccorso in emergenza, ragione per la quale non possono essere impiegati professionisti di area medica che svolgono attività in ospedale o sul territorio.
«L’assistenza nelle aree interne e nell’Alto Vastese in particolare – aggiunge Palmieri – è una priorità di questa Azienda, che sta mettendo in atto tutte le azioni possibili, peraltro condivise con il Comitato ristretto dei sindaci, compensando con l’organizzazione delle auto mediche l’oggettiva carenza di professionisti arruolabili con cui facciamo i conti. Altri bandi saranno emanati nuovamente perché la ricerca di medici non si ferma, ma sicuramente l’azienda sta mettendo in campo tutte le azioni possibili. Nel mentre i mezzi dislocati sul territorio come da organizzazione attuale, l’alta professionalità degli infermieri assegnati al 118, l’utilizzo di protocolli avanzati di emergenza e il raccordo con le auto mediche assicurano un servizio qualificato e tempestivo».
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Ultimo aggiornamento: 8 Agosto 2025, 00:05